È accusato della morte della donna travolta in pausa pranzo vicino a piazza del Popolo
Una donna è stata uccisa, un'altra è in gravi condizioni. Nonostante questo già da subito, Marco Pompei, "può ritirare la patente", come spiega il suo avvocato Pablo De Luca. "Oggi può andare a riprenderla - prosegue il legale - negli uffici della polizia municipale". Appena tre giorni fa gli era stata sequestrata, dopo aver perso il controllo del suo furgoncino: "Ho avuto un colpo di tosse - ha raccontato da subito agli agenti intervenuti sul posto - non ho visto più niente". Ha sbandato, travolto alcuni pali della segnaletica e poi si è ribaltato schiacciando col fianco del suo mezzo due donne sedute al tavolo di un bar in via Maria Adelaide, dietro piazza del Popolo. Elena Fortuna di 59 anni è morta mentre Claudia McCormak è ricoverata al policlinico Umberto I. "Pompei non è risultato positivo a nessuno dei due test - precisa l'avvocato - sia quello relativo all'alcool, che all'assunzione di sostanze stupefacenti".
L'operaio edile di 48 anni, è indagato dal pm Ilaria Calò per
omicidio colposo. Spetterà alla polizia municipale ricostruire l'intera dinamica dell'incidente. Prima di tutto occorre capire a quale velocità, se entro i limiti o meno, Pompei stava percorrendo via Maria Adelaide.
Gli inquirenti stanno ascoltando vari testimoni, sarà importante verificare se l'uomo, durante la guida, fosse impegnato in una conversazione al cellulare. Intanto il pm è in attesa dei risultati dell'autopsia sulla vittima.